Il Decreto Rilancio (legge 19 maggio 2020, n. 34) ha previsto un ecobonus 110% fino al 31 dicembre 2021 a sostegno di imprese e cittadini, ciò per consentire un maggiore sgravio dei costi per il restauro, l'adeguamento energetico e sismico dei proprietari di abitazioni unifamiliari, favorendo così la ripresa dei cantieri e di tutta la filiera immobiliare. La novità di questa iniziativa sta nel poter cedere il credito sia alle imprese che eseguiranno i lavori che alle banche, oltre naturalmente a scontare il bonus con il credito d'imposta. Praticamente spendendo € 100.000 avremo un riscontro di € 110.000, ovviamente ci sono dei requisiti che vanno certificati per accedere all'ecobonus 110%. Non ultimo è previsto uno sconto in fattura per gli interventi eseguiti.
Le detrazioni fiscali hanno un tetto massimo a seconda dell'intervento. Facciamo un esempio per una casa unifamiliare, per la sostituzione della vecchia caldaia con impianti a pompa di calore, fotovoltaico od altro ad alto rendimento è stata calcolata una detrazione pari a € 30.000. Si potrà usufruire del bonus anche per le seconde case e per gli interventi condominiali favorendo così un rinnovo del parco immobiliare italiano a vantaggio della efficienza energetica e della sicurezza con l'adeguamento degli immobili alle norme antisismiche.
Crediamo che questa iniziativa sia un'ottima opportunità da sfruttare per chi intende acquistare una casa indipendente a un prezzo basso ma con lavori di ristrutturazione da fare ( sostituzione infissi, caldaia, rifacimento del tetto, cappotto esterno).Tale recupero del patrimonio edilizio, nell'ottica della sostenibilità e del risparmio energetico, oltre ad avere effetti positivi per l'ambiente e per la crescita del Paese per l'apertura di nuovi cantieri, con la ripresa dell'attività edilizia, volano della nostra economia, avrà inoltre come effetto la riqualificazione urbana, presentando agli investitori un paese nuovo, green e all'avanguardia.
Pubblicato il: 12/6 /2020